A very little action…un atto di pensiero in autofiction
di e con Silvia Mei
in collaborazione con Claudio Angelini e Adriano Razzi
Performance/intevento_lunedì 3 settembre h 20.30_Galleria Ex Pescheria, Cesena

Mi alzo tutte le mattine e non smetto di pormi le stesse domande, non smetto di continuare a fare quello che faccio. Malgrado tutto. Perché alla fine, nella mia scheggia di esistenza, non smetto di credere alle rivoluzioni dal basso, ai sabotaggi dall’interno. Non smetto, soprattutto, di credere alle forme di resistenza silenziosa e solitaria. Non riesco alla fine a fare a meno di tutto questo.
Silvia Mei - Ricercatrice, curatrice indipendente e critica militante. Presso la Fondazione Cini è stata assegnista con una borsa di studio sull’iconografia di Eleonora Duse e svolge attualmente ricerca presso l'Università di Pisa (Dipartimento delle Arti). Consulente artistico per diverse realtà festivaliere italiane (tra cui La Soffitta-Università di Bologna e Ipercorpo a Forlì), svolge anche formazione del pubblico e seminari per attori, danzatori e docenti. Critica e affiancatrice della nuova scena, scrive per le testate online culture teatrali.org, di cui è redattrice, e paneacqua.eu; nell’ottobre 2011 ha fatto parte del coordinamento critico della 41. Biennale Teatro di Venezia, “L’Ottavo peccato”, diretto da Andrea Porcheddu. Ha pubblicato curatele, saggi, articoli e interventi in riviste specializzate: “Culture Teatrali”, “Danza&Ricerca”, “Antropologia e Teatro”, “VeneziaMusica”, “Rifrazioni. Dal cinema all’oltre”. Di recente pubblicazione il volume a sua cura Claudio Tolcachir/Timbre4. Una trilogia del living (Editoria&Spettacolo, 2012), formazione argentina guidata da un emergente teatrista di ultima generazione.
No comments:
Post a Comment