Thursday, 30 August 2012

EVENTI / Patrizia Becchetti - Experience the adventure - Intervento teorico

Experience the adventure 
Intervento teorico di Patrizia Becchetti

giovedi' 30 agosto h 21.30 - Galleria Ex Pescheria, Via Pescheria 23 - Cesena

Il tema dell'intervento e' il processo di ricerca e creazione
coreografica di Deja Donne/En-Knap durante il progetto Rediscovering
Concepts, di cui Patrizia Becchetti ha seguito il lavoro come etnografa.
 

Patrizia Becchetti -Nel 2003 si laurea presso l’Università degli Studi di Perugia, tesi in antropologia del teatro e dello spettacolo dal titolo: “Lo spettacolo invisibile. Indagine sugli spettatori di Action, performance del Workcenter of J. Grotowski and T. Richards ed esito della ricerca sull’Arte come Veicolo”. Viaggia negli Stati Uniti e collabora come assistente linguistica con il Dipartimento di Lingua Italiana dell’Università “Bennington College” in Vermont. Nel 2011 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in antropologia ed etnologia con la ricerca: “Antropologia del Performer. Percorsi e pratiche dell’arte come veicolo al Workcenter of J. Grotowski and Thomas Richards”, direttori di tesi Prof.  P. Giacchè e Prof. M. Houseman. Svolge attività di ricerca etnografica nel progetto Rediscovering concepts ideato dalla compagnia di danza contemporanea Deja Donne, con la partecipazione della compagnia slovena En-Knap. Attualmente collabora alla redazione e traduzione del libro che raccoglie i contributi dei partecipanti al progetto. Collabora come tutor presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia, corso di Antropologia del Teatro e dello Spettacolo e Fondamenti di Antropologia.

Wednesday, 29 August 2012

EVENTI / Stracci della memoria - Trilogia video - Instabili Vaganti

STRACCI DELLA MEMORIA
Trilogia video

30 agosto 2012 ore 20.30
Galleria Ex pescheria
Via Pescheria 23 - Cesena



Ideazione e direzione: Anna Dora Dorno
Performer: Anna Dora Dorno
Riprese e montaggio video: Salvatore Laurenzana
Fotografie: Francesca Pianzola
Musica: Andrea Vanzo
Produzione: Instabili Vaganti

L’opera fa parte del progetto internazionale Stracci della memoria diretto da Instabili Vaganti in vari paesi del mondo dal 2006 ad oggi. L’indagine artistica e performativa sull’attualizzazione della memoria viene mostrata attraverso la proiezione dell’intera Trilogia della memoria composta dalle opere video: Il sogno della sposa (2006) :: la memoria della carne (2008) :: il canto dell’assenza (2008).

Stracci, brandelli di testa, di carne, di pensiero, di ricordi. Elementi di un mondo in frantumi che cerca di ricomporsi ma non può. Cerca l’unità nella totalità delle arti ma si scontra contro la fatiscenza delle strutture predisposte all’arte stessa, contro la logica del potere e dell’economia, sfilandosi in innumerevoli frammenti. Frammenti fotografici, performativi, artistici che sbattono nella testa di chi li genera, che si muovono impazziti prendendo la forma di brandelli  d’arte dispersa in ogni luogo. Il tentativo è quello della ricongiunzione. Tutto rimbalza nel contenitore della mente che custodisce e conserva per trasformare in visione ciò che la memoria ha trasfigurato. Sensazioni che attraversano il corpo lasciandogli patire, attraverso la propria carne, la sofferenza del vivere in disaccordo con ciò che gli antichi miti possiedono. Tutto questo porta alla creazione di un progetto delirante in cui tre momenti performativi gettano le basi di un continuo scomporsi e ricomporsi in base agli spazi, alle situazioni e ai luoghi.
Anna Dora Dorno


Stracci della memoria è un progetto di ricerca teatrale e sulle arti performative ideato da Instabili Vaganti che esplora le modalità di espressione artistica e di comunicazione teatrale attraverso l’interazione con altre discipline artistiche e di ricerca quali l’antropologia culturale, le arti visive, i nuovi media, la danza e la musica e ogni altra forma ed espressione artistica di cui l’uomo possiede memoria. Il tema principale è la memoria intesa come parte integrante dell’essere umano, come una condizione biologica e antropologica per la propria esistenza.

Instabili Vaganti
Fondata da Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, la compagnia porta avanti una ricerca sull’arte dell’attore e sulla sperimentazione e formazione nelle arti performative. Instabili Vaganti ha diretto perfromance, coproduzioni, workshop e progetti internazionali, collaborando con importanti Università, centri di ricerca e festival tra cui: Grotowski Institute di Wroclaw, Bauhaus Foundation di Dessau, Old Vic Theatre di Londra, University of Kent in Inghilterra, Centro Nacional Des Artes a Città del Messico, International Shakespeare festival in Armenia, Busan Performing Arts festival in Corea del sud. La compagnia dirige a Bologna il LIV Performing Arts Centre, l’International Workshop festival PerformAzioni e il TRENO Fringe Festival.

INSTABILI VAGANTI
Via Raffaello Sanzio 6, Bologna, Italy.  Tel/Fax +39  - 0519911785  Mobile +39 3491364945
info@instabilivaganti.com  

Thursday, 23 August 2012

(2nda) TAVOLA ROTONDA FOCUS

(2nda)TAVOLA ROTONDA FOCUS
Lunedi' 27 agosto h 19.30 presso Galleria Ex Pescheria, Via Pescheria 23 - cesena (FC)
Proponiamo una seconda tavola rotonda FOCUS lunedi' 27 agosto, presso la Galleria Ex Pescheria - in Via Pescheria 23 a Cesena, tra le 19.30 e le h 22.00

Interverra' MACAO per sviluppare temi che al termine dell'incontro del 20 agosto sono stati lasciati in sospeso per mancanza di tempo, trattando di:

- Forme di contribuzione alternative al denaro, la tradizione del crowdfounding applicata alla produzione artistica
- Forme di partecipazione e metodi decisionali all'interno di gruppi numerosi e movimenti di cittadinanza attiva
- Cosa sono i tavoli di lavoro e come funzionano all'interno di Macao

A seguito - probabile intervento di appartenenti al partito pirata sul concetto di "reddito di esistenza" e su nuovi software per la democrazia diretta partecipata.

Poi dialogo aperto, momento di discussione/riflessione tra tutti i partecipanti.

Per favore inoltrate l'invito ai vostri contatti(e se possibile portate qualcosa da bere).

A presto
I partecipanti a F.A.C.K.

Wednesday, 22 August 2012

EVENTI / SEIJIRO MURAYAMA / SOLO

SEIJIRO MURAYAMA / SOLO

concerto per percussioni e voce - sabato 25 agosto h 21.00
Galleria Ex Pescheria - via Pescheria 23 - Cesena

Seijiro Murayama - percussionista e batterista, dal 1982 ha lavorato con Fred Frith, Tom Cora, Keiji Haino (fushitsusha),KK.NULL.
Attualmente vive a Berlino e lavora con diverse formazioni\progetti : ANP (Absolut Null Punkt) con KK.NULL, il trio Lo con Thierry Madiot, Pascal Battus e il duo con Eric Cordier (hardy gardy), Jérome Noetinger (dispositivi elettro acoustci), Antez (percussioni), Naoaki Miyamoto (chitarra), Jean-luc Guionnet (alto sax). Seijiro Murayama ha anche collaborato come compositore-musicista con diverse compagnie francesi di danza, teatro, performance (L’Ensemble,  Cie Itra, Sophie Lamarche, Anna Maria Civico,  Bernard Dutheil e Nicolas Desmarchelier). Ha pubblicato con le label giapponesi  Nux Organization e PSF, la tedesca  Dossier e di recente con le etichette francesi Celluloid, La Fraternelle, Sezyme, Azimute, Ektic, Important. 


Thursday, 16 August 2012

NEW ENTRY

SEGNALIAMO EVENTI inseriti nel programma nel periodo successivo alla stampa del flyer

SEIJIRO MURAYAMA / SOLO - concerto per percussioni e voce
sabato 25 agosto h 21.00

W(t)OMB - VIDEO ART DI CON.TATTO
17 e 18 agosto h 22. Introducono Davide Mastrangelo e Francesca Leoni

VIDEO ART - FEDERICA FALANCIA
date da definire - dal 27 agosto

Wednesday, 15 August 2012

EVENTI / STREAMLINE / VIDEO DOCUMENTARIO a cura di MEXA SOLUTION - SOGNO TV / PROIEZIONE FOTO




STREAMLINE - VIDEO DOCUMENTARIO
a cura di Mexa Solution - Sogno TV
Luca Zavaglia & Mirko Giletto Lazzato

con filmati di Branko Popović, Orfeas Skuntelis e Gregor Kamnikar,
videointervista a Nhandan Chirco

19 agosto (parte I) - 21 (parte II) - 22 (parte III) - 24 agosto - Galleria Ex Pescheria - Cesena

a seguire

Proiezione foto di
Marusa Bertoncelj, Nikola Bradonjic, Roberta Baldaro, Alessio Cavallucci, Giulia Conti, Laura Longo, Marko Ercegović e Leda Sacchetti
2009 / 2012

STREAMLINE project
Artisti/autori delle creazioni live> Nhandan Chirco (Italia), Branko Popovic (Serbia), Igor Lecic (Serbia), Milan Aleksic (Serbia), Mala Kline (Slovenia), Jean Christophe Potvin (Belgio), Dragana Alfirevic (Serbia-Slovenia), Draginja Voganjac (Serbia), Giuseppe Calabro’(Italia), Alberto Fiori (Italia), NicoNote (Italia), Roberta Baldaro (Italia), Seijiro Murayama (Giappone-Francia). A cura di Nhandan Chirco.
Partners e coproduttori> YANVII – Cesena, Kulturanova - Novi Sad (Serbia), Studio za raziskavo umetnosti igre – Ljubljana (Slovenia), &TD Theater – Zagreb, Studentski Centar - University of Zagreb (Croazia), Art Academy of Novi Sad – University of Novi Sad, Theater Glej - Ljubljana, SNP- Serbian National Theater - Novi Sad, Il Laboratorio dell’Imperfetto – Gambettola (Italia), Teatro Comunale di Gambettola, Segnale Audio.- Bologna, Potvin&Son (Belgio), LM Cineservice – Cesena, MSUV – Museo di Arte Contemporanea di Vojvodina – Novi Sad (Serbia), Itinerario Festival - Cesena.


19/21/22/24 agosto tra le h 19 e le h 22 - Galleria Ex Pescheria - Cesena





Tuesday, 14 August 2012

EVENTI / PFS#1 / paola bianchi

PFS#1 _ un video di Paola Bianchi con Valentina Buldrini 
domenica 19 agosto ore 21.00 - Galleria Ex Pescheria, via Pescheria 23 _ Cesena
















coreografia e video Paola Bianchi
con Valentina Buldrini
musica Fabio Barovero
PianoBmovie
3'

un lavoro sul dettaglio, una visione privilegiata, ravvicinata
uno spazio ridotto
una serie di indizi
un punto di vista
uno sguardo implacabile _ a ridosso
















Danzatrice e coreografa indipendente.
La ricerca sull’espressività del gesto, sulla potenza comunicativa dell’azione teatrale coreografata, la porta a collaborare con numerosi musicisti, artisti visivi, videoartisti, registi cinematografici e teatrali, e nel 2001 inizia una collaborazione con Ivan Fantini - cuoco e pensatore severo degli ingredienti, critico geopolitico della cucina. Con i suoi lavori Paola Bianchi partecipa ai festival internazionali più significativi per il teatro e la danza di ricerca.
Ha inoltre creato alcuni video presentati in molti festival dedicati alla videodanza.
Nell'intento di promuovere la diffusione della danza e del teatro contemporaneo Paola Bianchi ha curato negli anni la direzione artistica di alcune rassegne e festival e numerosi laboratori di ricerca. Nel 2009 costituisce il [collettivo] c_a_p.

Monday, 13 August 2012

EVENTI / A VERY LITTLE ACTION / Silvia Mei


A very little action…un atto di pensiero in autofiction
di e con Silvia Mei
in collaborazione con Claudio Angelini e Adriano Razzi

Performance/intevento_lunedì 3 settembre h 20.30_Galleria Ex Pescheria, Cesena


È una piccola azione. Una partitura di gesti quotidiani. Quasi fosse un rituale. È l’azione di chi calibra il peso di ogni più piccolo spreco di energia. Il gesto pensivo che misura l’effetto del suo impatto, che si fa sostenibile. È il gesto di ci si prende cura, letteralmente, dell’arte. Un gesto appassionato ed energico, meditato e riflessivo, ma anche mesto e raccolto. L’atto di ogni curatore che si dichiari indipendente è una continua misurazione del senso del suo fare. Si procede per bagliori lampi intuizioni, secondo una drammaturgia in cui è la biografia a riverberare il significato di un’azione. Cosa significa essere indipendente, cosa significa fare il curatore, cosa significa ideare e progettare cultura, cosa significa essere un lavoratore della cultura. Quanto la vita privata può partecipare o subire l’azione di un pensiero che si sottopone continuamente ad autocritica e si munisce di una coscienza…Sono semplici domande che la mia identità professionale mi ha imposto quasi fosse stato un peccato originario operare nel limbo della cosiddetta “cultura”.
 
Mi alzo tutte le mattine e non smetto di pormi le stesse domande, non smetto di continuare a fare quello che faccio. Malgrado tutto. Perché alla fine, nella mia scheggia di esistenza, non smetto di credere alle rivoluzioni dal basso, ai sabotaggi dall’interno. Non smetto, soprattutto, di credere alle forme di resistenza silenziosa e solitaria. Non riesco alla fine a fare a meno di tutto questo.

Silvia Mei - Ricercatrice, curatrice indipendente e critica militante. Presso la Fondazione Cini è stata assegnista con una borsa di studio sull’iconografia di Eleonora Duse e svolge attualmente ricerca presso l'Università di Pisa (Dipartimento delle Arti). Consulente artistico per diverse realtà festivaliere italiane (tra cui La Soffitta-Università di Bologna e Ipercorpo a Forlì), svolge anche formazione del pubblico e seminari per attori, danzatori e docenti. Critica e affiancatrice della nuova scena, scrive per le testate online culture teatrali.org, di cui è redattrice, e paneacqua.eu; nell’ottobre 2011 ha fatto parte del coordinamento critico della 41. Biennale Teatro di Venezia, “L’Ottavo peccato”, diretto da Andrea Porcheddu. Ha pubblicato curatele, saggi, articoli e interventi in riviste specializzate: “Culture Teatrali”, “Danza&Ricerca”, “Antropologia e Teatro”, “VeneziaMusica”, “Rifrazioni. Dal cinema all’oltre”. Di recente pubblicazione il volume a sua cura Claudio Tolcachir/Timbre4. Una trilogia del living (Editoria&Spettacolo, 2012), formazione argentina guidata  da un emergente teatrista di ultima generazione.

EVENTI / STREAMLINE project / HIDDEN SESSION #9

STREAMLINE project / Hidden Session #9
Creazione live > Nhandan Chirco - Alberto Fiori - Branko Popovic

performance - domenica 2 settembre h 21.00 *** – Galleria Ex Pescheria,
Via Pescheria 23 – Cesena















Streamline project / Hidden Sessions #9
artisti come ready-mades - performance come documentario sugli artisti e sul suo farsi - politica dei rapporti umani nel processo creativo

Il progetto Streamline  include una serie di performence realizzate nella modalità di creazione live, attraverso incontri di artisti internazionali provenienti dalle arti performative, danza contemporanea, musica contemporanea e elettronica, video art. Il progetto si basa su un approccio fluido, sull’esplorazione dei rapporti umani su cui si fonda il processo creativo, sulla problematizzazione della relazione artista/spettatore, mettendone in questione le convenzioni. Artisti e spettatori, i background professionaIi e privati di ognuno, le aspettative implicite e reciproche legate al contesto creano una sorta di accumulatore da cui si sviluppano le performance. Si esplorano possibili relazioni e interazioni tra gli elementi presenti, giocando con automatismi e sospensioni, creando ogni volta un evento diverso, prodotto in tempo reale e mai esattamente ripetibile. Hidden Sessions, creazioni live nel quadro del progetto Streamline, sono  performance live, documentari in tempo reale sulla creazione dell’evento stesso e autobiografie istantanee. Sono uno spazio di intersezione tra universo personale e dimensione pubblica. Per 40 minuti gli artisti presentano se stessi come performer in azione e come individui, legando strettamente la dimensione professionale e l’atto di esporsi personalmente come materiale e contenuto, muovendosi in uno spazio liminale, luogo di un’identità ibrida, risultato della sovrapposizione tra il corpo fisico e un corpo immaginario. Hidden Sessions approfondiscono il legame tra immaginario contemporaneo legato al corpo, corpo plastico e corpo sonoro. L’interazione tra gli artisti in scena amplia gli input reciproci (suono/elettronica, danza/voce, video live, luci) attraverso moltiplicazioni in frequenze e risonanze trasversali ai diversi linguaggi, esplorando e spingendone oltre il limite della relazione. Si intersecano in un approccio autobiografico corpo materiale e corpo immaginario, plasmato dal sociale e legato alla semantica del contesto attuale, alle problematiche di genere sessuale e autodefinizione dell’identita’, manipolato dagli oggetti circostanti, teso tra una sorta di inconscio collettivo (prodotto dalla rete e da Youtube) e un immaginario intimo, cosciente dello sguardo degli osservatori e a sua volta padrone di uno sguardo. Questo corpo ibrido viene esplorato nelle sue derivazioni e vibrazione motorie e acustiche.


***Proposta di baratto- gli artisti accettano generi di prima necessita' - olio, vino, benzina - dagli spettatori che vogliano offrirli, in cambio del lavoro artistico. (per approfondimenti vedere: http://fackfestival.blogspot.it/2012/07/focus-cultura-gratuita.html)

Hidden Session #9 > artisti

Nhandan Chirco è una artista performativa, autrice di performance di danza contemporanea e intermediali, vive e lavora tra l’Italia e la Ex-Yugoslavia. Si forma a Milano con Claudio Raimondo, Danio Manfredini e Valdoca. Nel ’94-’98 è nel team del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards. Dal ‘98 collabora con il regista/attore Branko Popovic, poi con i registi Tomi Janezic e Zlatko Sviben; studia danza butoh con Min Tanaka e Carlotta Ikeda e danza contemporanea in collaborazioni professionali con EN-KNAP - Ljubljana, Maja Delak, Mala Kline, altri. Ha collaborato con musicisti di musica sperimentale e elettronica. E’ stata docente del corso Body - Voice Work nel programma post-laurea Body Unlimited - Universita’ di Novi Sad, e nel ’04-’07 di Body Work all’Universita’ di Osijek. Nel quadro del progetto Streamline ha creato nel 2009/10 le performances creazioni live: Quanta, More, Queens e nel 2011/12 Hidden Sessions (da #00 a #8). Le sue creazioni sono state presentate in numerosi festival e istituzioni in Italia, Slovenia, Croazia e Serbia. E’ laureate al DAMS.


Branko Popović  - ha studiato nel 1991-95 regia teatrale e recitazione all’INSAS (Institut National Superieur des Arts du Spectacle) a Bruxelles, e si è laureato in Teatro nel 1997. Dal 1995 al 1997 e’ assistente del corso di Recitazione al Conservatoire Royal d’Art Dramatique a Liege (Belgio). Dal 1996 è attivo come regista, performer e organizzatore in progetti di danza e teatro contemporaneo in Belgio, Francia, Italia, Austria, Russia, Singapore, Slovenia, Grecia, Croazia, Serbia. Nel 2004 ha fondato Contemporary Performing Arts Center in Novi Sad (Serbia) e il corso post-laurea Body Unlimited all’Accademia delle Arti dell’Università di Novi Sad. Nel 2005 e’ stato co-organizzatore  nel progetto CIMET, sostenuto dal programma Cultura 2000 della Comunità Europea. Nel 2005 ha diretto in collaborazione con Nhandan Chirco le performance “That’s the show, free gratis and for nothing” e “TWO”, “Play It Again” Dal 2008 collabora al progetto STREAMLINE. Ha conseguito nel 2012 il dottorato di ricerca in Studi teatrali e cinematografici presso l’Università di Bologna.

Streamline project -  in corso dal 2009 presso teatri e spazi partner in Italia, Serbia, Slovenia e Croazia e a cura di Nhandan Chirco, si e’ realizzato attraverso collaborazioni tra gli artisti: Nhandan Chirco (Italia), Branko Popovic (Serbia), Jean Christophe Potvin (Belgio), Giuseppe Calabro’(Italia), Alberto Fiori (Italia), Milan Aleksic (Serbia), Igor Lecic (Serbia), NicoNote (Italia), Roberta Baldaro (Italia), Seijiro Murayama (Giappone-Francia), Dragana Alfirevic (Serbia-Slovenia), Mala Kline (Slovenia),Draginja Voganjac (Serbia). Partners e coproduttori: YANVII – Cesena, Kulturanova - Novi Sad (Serbia), Studio za raziskavo umetnosti igre – Ljubljana (Slovenia), &TD Theater – Zagreb, Studentski Centar - University of Zagreb (Croatia), Art Academy of Novi Sad – University of Novi Sad, Theater Glej - Ljubljana, SNP- Serbian National Theater - Novi Sad, Il laboratorio dell’Imperfetto – Gambettola (Italia), Teatro Comunale di Gambettola, Segnale Audio, Potvin&Son (Belgio), LM Cineservice – Cesena, MSUV – Museo di Arte Contemporanea di Vojvodina – Novi Sad (Serbia).

TAVOLA ROTONDA FOCUS

Tavola rotonda FOCUS

Lunedi' 20 agosto h 18.00 - presso Il Laboratorio dell’Imperfetto – Via Viole 128 – Gambettola

Invitiamo ad una tavola rotonda aperta con i partecipanti al festival F.A.C.K. il 20 agosto h 18.00 presso il Laboratorio dell’Imperfetto – Via Viole 128 – Gambettola, nell’ambito della prima edizione di F.A.C.K., festival di arte e cultura contemporanea. Interamente realizzato dagli artisti, teorici, operatori e tecnici partecipanti, F.A.C.K. intende essere occasione di presentazione e confronto sul lavoro artistico, un esperimento pratico su modalita’ alternative di produzione e organizzazione, un ambito di dialogo per sviluppare la riflessione su arte contemporanea e politica culturale. Proponiamo di creare insieme un momento conviviale per riflettere su tematiche quali il rapporto arte/lavoro, la gestione delle risorse pubbliche, possibili alternative ai modelli vigenti; e per condividere vino e cibo - preghiamo ognuno di portare se possibile qualcosa da offrire. Parteciperanno all’incontro tramite collegamento skype il Teatro Valle Occupato e Cinema Palazzo Sala Arrigoni.

I partecipanti a F.A.C.K – vedi FACKfestival.blogspot.com

Info 338 - 1889040; 348 4303853



Sunday, 12 August 2012

COMUNICATO STAMPA



INVITO / COMUNICATO STAMPA  

F.A.C.K.  > Festival di Arte e Cultura Kontemporanea 

14 agosto - 3 settembre 2012 / Cesena
Galleria Ex Pescheria, via Pescheria 23, Cesena
Inaugurazione - 14 agosto h 19.00

Inizia la prima edizione di F.A.C.K., festival di arte e cultura contemporanea.
Interamente realizzato dagli artisti, teorici, operatori e tecnici partecipanti, FACK intende essere occasione di presentazione e confronto sul lavoro artistico, un’esperimento pratico su modalita’ alternative di produzione e organizzazione, sia un ambito di dialogo per sviluppare la riflessione su temi dell’arte contemporanea e di politica culturale.

Dal 14 agosto al 3 settembre F.A.C.K. propone una serie di eventi di arte contemporanea, mostre, performance, concerti, proiezioni, laboratori, incontri teorici e momenti di dialogo, che coinvolgono artisti italiani ed esteri.
Il festival, dedicato alle arti performative e visuali contemporanee, sorge come un cantiere per lo sviluppo di nuove modalita’ di organizzazione, che corrispondano ad esigenze e dinamiche attuali, per problematizzare il sistema di gestione delle risorse pubbliche in campo artistico, per aprire un nuovo ambito di presentazione e produzione di arte e cultura che sia innovativo, aperto, fluido, non cristallizzato, multiforme - in sincronia con fenomeni che in modi diversi stanno aggiornando la riflessione sulla produzione artistica e culturale quali il Teatro Valle Occupato, Cinema Palazzo Sala Arrigoni, il Teatro Garibaldi Aperto, MACAO, e altri.

F.A.C.K. e' gestito dagli artisti e dai teorici stessi che si prendono in prima persona la responsabilita' di esporre i propri contenuti al rapporto con gli spettatori. Le attivita’ proposte sono rese possibili grazie alla collaborazione, le risorse e la sinergia dei partecipanti e a modalita’ di autogestione. I contenuti del festival si articolano in un blog a cui ogni partecipante ha accesso come creatore, per presentare gli eventi e per condividere articoli di riflessione firmati individualmente.

Invitiamo a seguire gli eventi artistici e a partecipare ai momenti di incontro, in particolare segnaliamo  la tavola rotonda FOCUS (il 20 agosto al Laboratorio dell’Imperfetto - Gambettola) e SEDUTE ANDANTI – MACAO a F.A.C.K. (31 agosto presso Ex Pescheria - Cesena).

Per visionare il programma, per approfondimenti e informazioni vedere il blog: FACK festival.blogspot.com 


Contatti>
Mob. 338 1889040

EVENTI / TONIGHT IT'S ELECTRIC - La Pesatura dei Punti


Tonight it's Electric



26 agosto h 21.30 - Galleria Ex Pescheria,
Via Pescheria 23 - Cesena




















Il 12 giugno 1983 Francesca Alinovi muore nel suo appartamento in via del Riccio, a Bologna. Il corpo verrà trovato dai vigili del fuoco tre giorni dopo il decesso. Scrive nel proprio rapporto il dirigente della Squadra Mobile: 

«Verso le ore 18.30 di mercoledì 15 corrente, il comandante dei Vigili del Fuoco di Bologna informava questa Centrale operativa che poco prima, su richiesta telefonica di un cittadino, si erano portati in via del Riccio in quanto, da qualche giorno, non si avevano più notizie di una giovane loro amica. I Vigili del Fuoco, per accedere nell’appartamento loro indicato, passavano attraverso una finestra e, appena arrivati, trovavano sdraiata a terra, su un fianco e riversa in una pozza di sangue, la poi identificata Francesca Alinovi, ricercatrice presso la facoltà di Lettere e Filosofia della locale università e critica d’arte. La donna presentava in varie parti del corpo ferite da arma da taglio [...]».

Tonight It’s Electric prende avvio dalla lettura di tutte le testimonianze rilasciate nei giorni successivi al ritrovamento del cadavere. Grazie alla collaborazione della Corte D’Assise del Tribunale di Bologna, La Pesatura dei Punti ha acquisito gran parte del materiale originale che delinea, in maniera oggettiva, ogni momento del tragico fatto di cronaca.
Due figure di donna riabitano questo spazio sospeso, estraendolo progressivamente dal proprio involucro e sfruttando una sorta di reazione chimica che – mettendolo a contatto con l’aria, anch’essa tuttavia compressa all’interno di un cubo di cellophane – lo riporta in vita. Ogni gesto umano si ripete e si somma nella monotonia di una routine quotidiana che si trasfigura lasciando intravedere l’indicibile attimo in cui la normalità si trasforma in delitto. 

Regia: La Pesatura dei Punti.
Aiuto Regia: Ruggero Trast
Attori: Carlotta Pircher e Debora Pradarelli con la partecipazione telefonica di Ruggero Trast
Scenografie: La Pesatura dei Punti + Ludovica Bellotti  + Valerio Gnesini 
Suono: Bob Meanza + Action Dead Mouse
Tecnica: Stefano D’Arcangelo

Foto di scena: Valeria Nobilini
Riprese e montaggio video: Claudio Maria Cippo
Voci registrate : Giancarmine Chiarello, Simone Danieli, Elisa Delogu,
Ester Grossi, Michele Maria Costantini, Niccolò Manzolini, Nicola Mosti,
Anna Piccin, Carlotta Pircher, Debora Pradarelli, Lucia Principe, Ivan Segat, Ruggero Trast. 

Organizzazione: Giulia D’Oro
La Pesatura dei Punti ringrazia: Iceberg Bologna Creative Area, Kaleidoscope Factory, Gianluca Zonta, Valeria Nobilini, Associazione UOT. 
Questo spettacolo è dedicato a Sergio Corace. 

La Pesatura dei Punti:
www.lapesaturadeipunti.com
lapesaturadeipunti@gmail.com
organizzazione: Giulia D'Oro 338 6349373


Your [you’re] not alone any way è una scritta trovata sul vetro della finestra del bagno di un
appartamento in cui, nel 1983, è stato rinvenuto il corpo di una donna, uccisa con 47 coltellate.
Questa scritta è diventata il titolo del progetto teatrale a cui si sta dedicando La Pesatura dei Punti dal
2009. Partendo dalla convinzione che questa tipologia di testo, elaborata in principio fuori dalla portata della
fruizione artistica, contenga in sé una forza narrativa e scenica autonoma, svincolata dal supporto di
una ricostruzione fedele dell’azione dei corpi che agiscono lo spazio, Your (you’re) not alone any way
è la teatralizzazione dei documenti originali prodotti durante le indagini e il processo per l’omicidio di
Francesca Alinovi contro Francesco Ciancabilla, individuato quale assassino della donna.
Grazie alla gentile concessione della Corte D’Assise del Tribunale di Bologna, La Pesatura dei Punti
ha potuto acquisire l’intera documentazione prodotta dal 1983 al 2002. Un accurato studio del materiale ha portato il gruppo ad individuare tre tipologie di testo principali: le testimonianze rilasciate da amici e conoscenti nei giorni immediatamente successivi al ritrovamento del cadavere, le perizie prodotte per le indagini, le sentenze di primo, secondo grado e cassazione. Da qui l’idea di dividere il corpus in altrettanti spettacoli, che fossero i capitoli di un racconto unico ma, allo stesso tempo, tre momenti performativi a sé stanti. Nelle due produzioni finora realizzate, Your [you’re] not alone any way è un paradosso del testo,
vera ed unica guida in quanto gabbia sonora, ma trascurabile o fondamentalmente accostabile a
mero oggetto di scena se decomposto e veicolato dalle voci delle figure pressoché mute coinvolte
nell’azione. Ad oggi sono stati realizzati i primi due studi della trilogia: Tonight It’s Electric, (trascrizione sonora e visiva delle testimonianze contenute nella documentazione del processo) e Questo rosso è un’intrusione atomica (elaborato a partire dalle perizie prodotte in fase processuale). Il terzo episodio, in lavorazione, debutterà nel 2013. I lavori finora prodotti hanno un comune denominatore, ovvero si sviluppano sfruttando due livelli di narrazione apparentemente indipendenti ma complementari: la partitura sonora e la partitura fisica. La prima viene elaborata in seguito allo studio accurato e ragionato dei testi che, una volta scelti, vengono registrati e sottoposti a trattamento sonoro elettronico. La struttura sonora così ottenuta costituisce la base della partitura fisica, letteralmente ‘ingabbiata’ in essa.

Note biografiche - La Pesatura dei Punti nasce come progetto teatrale nel 2008 a Bologna, dal nuovo incontro di DeboraPradarelli con Carlotta Pircher, formatesi insieme presso il Centro di Ricerca Teatrale di Pontedera due anni prima. Entrambe credono che le cose (teatro compreso) siano fatte di infiniti punti e che questi vadano osservati, scelti e soppesatipesati con estrema accuratezza. Del 2009 è il primo lavoro del duo, intitolato T. - duetto per entità dissociata in invecchiamento (tratto da un testamento regolarmente depositato agli atti) , in cui lo spazio e le azioni diventano una macchina geometrica che si incarna nel corpo delle attrici.
Attualmente La Pesatura dei Punti è impegnata nel nuovo progetto in tre studi dal titolo Your [you’re] not alone any…way, teatralizzazione degli atti processuali dell’omicidio di Francesca Alinovi. Nel 2010 è stato realizzato il primo capitolo del progetto, Tonight it’s electric, basato sulle testimonianze rilasciate nei giorni immediatamente successivi al ritrovamento del cadavere.
Nel 2011 la compagnia ha ottenuto una residenza creativa all’interno del progetto Fertile ideato e
realizzato dalla Compagnia Laminarie di Bologna, presso DOM – La Cupola del Pilastro. In questa
occasione è stato realizzato Questo rosso è un’intrusione atomica, secondo capitolo del progetto Your [you’re] not alone any…way, dedicato alle perizie psichiatrica, tossicologica, medico legale, grafica e sull’orologio prodotte in sede processuale. Nel 2013 verrà presentato il terzo e ultimo capitolo della trilogia.



Saturday, 11 August 2012

SEDUTE ANDANTI - MACAO A F.A.C.K.

Sedute andanti
Macao a F.A.C.K.

Locazioni del centro storico in prossimita' della Galleria Ex Pescheria,
Via Pescheria 23 - Cesena
Venerdi' 31 agosto dalle h 19.00

Uno dei primi mobili che compare nella storia dell'uomo è quello della seduta e come tutti gli oggetti “funzionali”, trasformata in sedia, nel corso del tempo è diventata arte, design, oggetto di culto.


Stendardo di Ur, reperto archeologico sumero, risalente al 2500 a.C. circa.


Se ripercorriamo la storia dell’arte visiva, possiamo trovarne le prime tracce già nello “Stendardo di Ur” nell’antica Mesopotamia, dove la seduta ospitava una sola persona, sacerdote o re.
 […]Attraverso balzi nella storia possiamo trovare la sedia in innumerevoli rappresentazioni da Cimabue e Giotto a Lorenzetti, da Antonello da Messina a Piero della Francesca, da Tintoretto a Caravaggio, dal Pannini e Crespi a Boucher, da Millais a Manet, da Cézanne a Van Gogh, da Duchamp a Magritte, da Sironi a...  sono centinaia gli esempi possibili fino agli anni 60’.

Vincent Van Gogh, La sedia, 1888.

Poi succede qualcosa: da luogo prevalentemente dedicato alla sosta fisica e al pensiero, da oggetto “d’appoggio” rappresentabile a luogo prescelto per la proiezione del pensiero stesso a postazione d’innumerevoli relazioni e comprensioni.
Da oggetto d’uso comune a luogo che, trascesa la sua funzionalità, diviene “tramite” tra la società e il pensiero.


Joseph Kosuth One and Three Chairs, 1965

 […]Una delle opere più famose dell'artista americano Joseph Kosuth, che spiega bene il concetto di Arte Concettuale, è «Una e tre sedie», in cui egli espone una sedia vera, un’immagine fotografica e la definizione scritta della parola "sedia". L’artista cerca di creare nello spettatore, la riflessione sul rapporto conflittuale, che, esiste tra realtà, rappresentazione iconica significante (immagine) e significato logico (parola).
[…]Arte diviene anche il parlare dell’arte, il comportamento, la riflessione, soprattutto dibattito aperto sulle modalità di espressione degli artisti nelle sperimentazioni di linguaggio ma anche all'interno di movimenti politici e di resistenza culturale.


Chen Zhen, Round Table, 1995

[…]Arrivando ai giorni nostri, […] c’è di più, soprattutto nell’opera di alcuni artisti o gruppi che operano in questo tempo, “l’oggetto” ritorna oggetto ma per costruire livelli diversi, più consoni alla richiesta di parola, necessità di ascolto e partecipazione che sale dal basso: dicesi POLITICA.


Marco Vaglieri: Operazioni necessarie alla circolazione accelerata di ossigeno, 1995.

Le sedie di Macao:
Dal primo giorno a torre Galfa una delle urgenze è stata rimediare sedie, tante, tantissime. Non è, solo, lo spazio fisico che vuole occupare questa spontaneità e urgenza ma, più necessaria, una finestra di ascolto e partecipazione per centinaia di persone che hanno invaso pacificamente questo “bisonte” abbandonato, usato come cassa dal potere mafioso della città.


MACAO, Torre Galfa Milano, Maggio 2012.

Dalla primavera scorsa (2011) molti cittadini, artisti e operatori culturali hanno dato vita a esperienze inedite, attraverso pratiche di occupazione di spazi dismessi dal pubblico e dal privato, esperienze che stanno dimostrando di poter durare nel tempo occupandosi di cultura, territori, lavoro, nuove forme di economia e nuove forme di espressione dell’intelligenza collettiva. Crediamo che la produzione artistica vada del tutto ripensata: dobbiamo prenderci questo tempo e questo diritto in modo serio e radicale, occupandoci direttamente di ciò che è nostro. Macao è questo, uno spazio di tutti, che deve diventare un laboratorio attivo in cui sono invitati i lavoratori dell’arte, dello spettacolo, della cultura, della formazione e dell’informazione. Qui artisti, intellettuali, esperiti del diritto, della legge e della costituzione, attivisti, scrittori, film maker, filosofi, economisti, architetti e urbanisti, abitanti del quartiere e della città, devono prendersi il tempo necessario per costruire una dimensione sociale, comune e cooperante.

Macao, Comunicato stampa, 5 maggio 2012


Piazza Macao Milano, Maggio 2012.


Com’è risaputo nessun sistema politico, dicesi STATO in questo caso, connivente con il potere mafioso e finanziario, accetta di soggiacere al pur minimo confronto. La reazione è la stessa di Genova 2001: “Riportare ordine e controllo nella città”. Molti, però, all’interno del panorama politico, sociale e culturale italiano hanno capito la portata di Macao e hanno appoggiato la nostra lotta. Continuiamo a credere in un confronto sereno, pacifico e onesto, senza farciture di ricatti, ricorso alla forza e imposizioni in nome di un catalogo di comportamenti ormai datato.


Macao Palazzo Citterio Milano, Maggio 2012.

Macao rende evidente che la categoria classica del lavoro si dimostra insufficiente a rendere conto della produzione nel campo della cultura. Dentro quest’attività, diviene sempre più difficile distinguere il tempo del lavoro dal tempo libero. La funzione imprenditoriale cattura in tempo reale il prodotto della cooperazione sociale, permettendo così di allargare enormemente il mercato del lavoro e sottrarre allo stesso tempo forza di contrattazione ai lavoratori. In questa ambiguità, il lavoro cognitivo acquista potenza produttiva, ma perde potenza esistenziale, capacità di autonomia e di vita felice.

Macao, comunicato stampa 16 giugno 2012.

[…]Tre mesi dopo Macao ha finalmente trovato una dimensione fisica, un luogo, Ex Borsa delle Carni in via Molise 68 a Milano e continua a sviluppare il processo di coinvolgimento delle forze sane nella città per mettere in discussione anche a livello legislativo, le norme che regolano la partecipazione della cittadinanza attiva. Prerogative assenti e osteggiate ma che se costruite e difese, possono determinare un nuovo modo di fare politica, di intervenire nella cosa pubblica e di denunciare la dittatura politico/mafiosa che con l’appoggio delle truppe mass-mediatiche, continua a sottrarre spazi, lavoro e anima al popolo dei lavoratori e delle fasce più deboli.




Macao via Molise 68, Milano, Summer Camp, estate 2012.

Macao al FACK
[…] Macao non vuole continuare a sostenere un meccanismo che trasforma il desiderio di migliaia di lavoratori della cultura e dell’arte, di costruire “futuro” attraverso “forme” di lavoro e reddito, autonomi e indipendenti, in un sistema di sfruttamento e sottomissione. Il precariato cognitivo assume oggi, in matrice post-fordista, le fattezze dell’inesistenza, della sparizione e dello sfruttamento simili a quanto avveniva in fabbrica nel secolo scorso. Ci troviamo di fronte a un mondo in cui l’economia invece di essere una prestazione di servizi reciproci sta diventando sempre più un sistema di controlli reciproci. Eric Hobsbawm.
Urge interrogarsi all’interno di grosse aree di lavoro legate alla cultura (arti visive, teatro, cinema, etc.), sul senso di questa continua sottrazione. Macao pensa anche attraverso dialogo paritetico con le istituzioni di costruire “riappropriazione” di spazi di libertà e operatività che sono alla base della dignità dell’uomo prima ancora che del lavoratore.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini, il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 4 della La Costituzione della Repubblica Italiana.

Secondo Macao non ha senso in questo momento storico, continuare a insistere su elementi estetici rappresentativi che rafforzano un sistema esclusivista proprio sfruttando i bisogni evidenti, le contraddizioni e le criticità di “popolazioni e territori”. Necessita al contrario, la strutturazione di elementi in grado di produrre mutamenti, trasformazioni coscienti e condivise, capaci in sintesi di creare modi inclusivi e comuni. La nostra proposta è un invito alla cittadinanza attiva di Cesena alla partecipazione, attraverso una serie di “assemblee” costruite intorno al tema del lavoro culturale. La condizione di precariato cognitivo che allarga lo spettro anche ad altre figure professionali, non è compressa solo nei grandi centri metropolitani o di produzione culturale ma appartiene a tutto il tessuto nazionale ed europeo. Da qualche tempo la voglia di partecipare e confrontarsi sulla condizione politica soggettiva e partecipativa in questo paese sta prepotentemente “ritornando” proprio partendo dalle categorie suddette, ma occorre che questa “pressione” trovi sponda nel tessuto sociale, nell’ascolto dell’altro, nel sentire “vicine” tematiche altrimenti gestite come secondarie, da una classe politica autoreferenziale e passiva. L’invito, rivolto a tutti i cittadini cesenati di ”donare” una sedia, è chiaramente un primo passo verso la realizzazione di uno spazio comune, obliquo e accogliente che permetta ai giovani, ai lavoratori e alle persone più deboli di creare un luogo di riflessione, un posto dove ritrovarsi. Le sedie “donate” dopo gli incontri serviranno a posare la prima pietra per un’idea partecipata e aperta a problematiche sommerse ma reali. L’impegno di Macao sarà di contribuire, insieme a chi è interessato a questo processo di costruzione dal basso, a un laboratorio di pensiero e di azione che possa portare all’apertura a Cesena, di una nuova postazione di libertà e di sviluppo delle pratiche artistiche e culturali partecipate.


Macao per F.A.C.K., Sedute andanti, acquarello 2012.


 

M.^.C.^.O, Torre Galfa Milano.